N. 11 del 1/7/1998

Studenti "al lavoro"
di C. M.


La distanza che separa la preparazione universitaria dai profili professionali richiesti dalle aziende, per inserire rapidamente i giovani nei processi produttivi e gestionali, è un esempio del rapporto difficoltoso che tra il mondo dell'Università e quello del lavoro.

Per tentare di dare soluzione a questo aspetto del problema, quanto meno in ambito tecnico-scientifico, il Politecnico di Milano (www.poli mi.it) ed Hewlett Packard Italia (www.italy.hp.com), rappresentanza italiana di una delle più importanti società produttrici d'informatica, hanno messo a punto un "Progetto pilota per tirocini didattici universitari" che intende offrire ad alcuni studenti dell'ultimo biennio di tutti i corsi di laurea e di diploma universitario una particolare opportunità di formazione, consistente nello svolgimento di un periodo di stage, semestrale o annuale, presso le strutture tecniche, gestionali, commerciali, produttive dell'azienda, così da completare il curriculum universitario con una consistente esperienza "sul campo". I primi cinquanta tirocinanti (selezionati nel novero dei candidati dal "Servizio Stage" del Politecnico) dovrebbero varcare la soglia della Hewlett Packard tra luglio e settembre di quest'anno, per cimentarsi, dopo un breve periodo di formazione e con il sostegno di due tutori (di Hewlett Packard e dell'Università), in progetti estremamente mirati, direttamente richiesti e curati dalle differenti unità operative dell'azienda. Questa si aspetta dagli studenti un contributo fattivo alla conduzione dei settori in cui saranno inseriti, e mette a loro disposizione un assegno mensile di studio di 1.000.000 di lire (lordo), l'uso della mensa aziendale, orari formalmente elastici (in realtà sufficientemente impegnativi da rendere problematica la contemporanea sollecita continuazione del percorso universitario). Per il futuro sono previsti due cicli annuali di immissione dei nuovi tirocinanti (febbraio e settembre). Al fine di chiudere il cerchio università-lavoro-università è contemplata la possibilità che il lavoro svolto durante lo stage venga utilizzato, qualora il docente relatore lo ritenga significativo, per l'elaborazione della tesi di laurea.


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